STAGIONE
ARTISTICA
HOME
HOME è un progetto che esplora musica, danza e natura.
Con una suite di brani originali, composti per un’orchestra di archi, pianoforte, percussioni e canto, nascono elementi danzati che parlano della nostra casa: la TERRA.
Home viene presentata sotto forma di una esperienze di movimento, di suoni e di canto a cui è possibile accedere volando e superando il peccato originale che accompagna il brano d’apertura.
Da una “Violenza” di distruzione del nostro pianeta, imbrigliato dalle corde dell’umana miseria e costretto al sacrificio nasce una nuova vita ed una straordinaria esplorazione del contatto fra l’umanità e la natura, con le sue forze fisiche, con i suoi processi e le sue strutture, di cui la musica e la danza sono parti integranti.
Ogni esperienza danzata si ispira ai rapporti tra le strutture sonore, di movimento e la vita, esplorandoli per trovare la giusta strada.
La rappacificazione avviene attraverso un pentimento e una purificazione che mirabilmente è cantata dalla forza del brano LAGRIMOSA che rappresenta la sfida ai luoghi comuni e porta alla consapevolezza della fragilità umana che deve amare e non sfruttare la Terra che è un gioiello di manifestazioni meravigliose atte a spostare i limiti di una umanità per troppo tempo indifferente.
Ecco gli elementi fondamentali del nostro pianeta: terra, aria, acqua e fuoco che creano la
vita. Il finale è la pace con mani che si intrecciano e chiedendo e donando aiuto liberano la
terra e creano una nuova umanità.
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Coreografo: Marcello ALGERI,
Docente e Corripetitrice: Sabrina RINALDI
Musica: Armend AMAR – Home
Direzione: Marialuisa ROTA
La storia di ROMEO E GIULIETTA, emblematica battaglia fra il FATO e il DESTINO.
Il FATO è uno strumento degli Dei per imporci la loro volontà. Pertanto noi piccoli esser umani ci troviamo a dover assecondare ed esaudire necessità divine che non conosciamo, non capiamo e magari nemmeno condividiamo. Obbedire, dunque, e tacere, È il Fato che lo chiede.
Ma poi c ’è il DESTINO che è, invece, tutt’ altra cosa. Anzi è tutto il contrario. Perché il Destino è costruito dall’Uomo stesso. Nel suo determinismo giocano un ruolo decisivo la Volontà, la Determinazione, la Caparbietà, l’Applicazione: insomma, tutte le migliori qualità che un essere umano può mettere in campo per adattare la Volontà del Fato alle proprie esigenze e necessità.
Concludendo: se il FATO è prerogativa divina, il DESTINO è cosa umana, ma la storia non si può chiudere qui, anzi. La faccenda si complica ulteriormente con l’introduzione del concetto di PROVVIDENZA.
Pensavate davvero che l’Uomo potesse essere considerato degno di essere artefice della propria vita? Ma quando mai. Non gli è permesso, alla faccia del LIBERO ARBITRIO e l’eterna battaglia continua. Fortunatamente, però, c ’è una forza che supera tutto ed è pronta a mostrare agli uomini la sua verità di vita ed è l’AMORE.
L’AMORE è la Storia di ROMEO e GIULIETTA, è la storia del MONDO, del FATO e dei suoi rapporti incestuosi con DESTINO e PROVVIDENZA, è la NOSTRA storia.
FATE non racconta fedelmente la tragedia Shakespeariana ma delinea i desideri potenti che l’ amore crea nelle persone e la lotta contro l' odio. Questa coreografia mostra il mondo come luogo imperfetto, ed è su questa imperfezione che noi lavoreremo per dimostrare che la vera libertà e il puro amore non sono obiettivi irrealistici. In questi passaggi espressivi ci sarà tempo per riflettere e per cercare, assieme ai personaggi della nostra storia, una nuova via. L’ amore trionferà ma il prezzo da pagare, come sempre sarà alto, sarà il prezzo della vita.
Arrivato a questo punto sapete che c ’è? C’è che in nome del nostro personale LIBERO ARBITRIO e alla faccia del Fato, decido di raccontarvi la mia storia di ROMEO e GIULIETTA e del loro grande ed eterno AMORE.
Don't cry everything is new
Direzione: Marialuisa ROTA
Coreografo: Marcello ALGERI
Corripetitrice: Sabrina RINALDI
Musica: Ezio BOSSO, Abel KORZENIOWSKI
my
BOLERO
La coreografia ha per titolo “BOLERO”, e non potrebbe averne un’altro perché in questa parola è contenuta tutta la forza di un capolavoro.
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Il BOLERO è un lungo motivo ripetuto più volte, con strumenti diversi, combinazioni di settori dell’orchestra, di sonorità a volte più significative, a volte più spartane. Il tutto si evolve poi con un crescendo quasi onomatopeico dell’affanno umano, del battito bestiale, fino a quello che sembra un grido di liberazione emesso dall’orchestra, che coincide con l’azzeramento del ritmo. Bolero è talmente semplice da sembrare un esercizio, una cosa costruibile meccanicamente senza anima ed invece accade tutto il contrario, in maniera coinvolgente. Un vero mistero.
Ed è da questo mistero che la coreografia si sviluppa: Immaginate danzatori coinvolti in una danza che è espressione di pura sensualità. Forse essi si conoscono o forse no, ma tutti adesso sono “all’interno del quadrato di luce” e danzano e i movimenti lenti iniziali sono prerogativa di quello che inevitabilmente dopo accadrà. Iniziano piano, sfiorandosi, studiandosi, aspettando le mosse dell’altro, poi il ritmo ha il sopravvento e, in sincrono, raggiungono l’esplosione del parossismo finale.
Questa coreografia è la metafora della vita, nella quale spesso si è travolti da un vortice di cose da fare con un ritmo incalzante e crescente. Improvvisamente però arriva la liberazione che placa tutto. La liberazione può essere l’autocoscienza di aver esagerato, può essere un incontro che ti illumina, può essere la morte. La musica di Ravel è una colonna sonora di eccellenza e questa musica, dopo la sua composizione, in pochi anni si è diffusa in tutto il mondo ed è conosciuta e amata molto di più di brani famosi, vuole dire che c’è un mistero che probabilmente sottende al mistero della vita.
Direzione: Marialuisa ROTA
Coreografo: Marcello ALGERI
Corripetitrice: Sabrina RINALDI
Musica: Maurice RAVEL