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Requiem

Coreografie

Docente e Corripetritice

Musica

Direzione

Marcello Algeri

Sabrina Rinaldi

W. A. Mozart

Dada Contemporary Ballet

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 CONTRO LA GUERRA, CONTRO OGNI TIPO DI VIOLENZA E DI VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI.

 

Il mio nuovo balletto "MOZART REQUIEM" parla del mio modo di concepire l’arte come portatrice di Giustizia e di Pace, non come qualcosa di concluso, di statico e definitivo, ma come un pensiero in continuo movimento e trasformazione in continua evoluzione per un mondo migliore.

Questa  nuova creazione vuole essere vivace, ma anche poetica ed interpretata e rappresenta una rinascita in un periodo di grande buio. Un momento in cui movimento, luci, spazio e musica si fondono e si confondono. In Mozart Requiem in un attimo la danza lascia il posto a riflessioni e ancora in un attimo, le azzera in un'unica intensità interpretativa, mettendo sullo stesso piano tutti i danzatori e il pubblico per riflettere sulla pace, per riflettere sul futuro, per riflettere sull’amore.

Per fare ciò avevo bisogno di sentire attorno a me genialità, esperienza ed innovazione, purezza e ingenuità ed ecco perché ci sarà una duplice ispirazione datami da danzatori giovani e da una musica fra le più complete e mature al mondo che è si una messa in requiem ma concepita come un inno alla vita.

La scena, riempita dalla potenza di queste meravigliose note, sarà semplice: una scatola nera dove si apre un'arena con due cubi bianchi che rappresentano l'unico "appoggio" che i danzatori avranno per contrastare il disequilibrio tecnico ed emotivo, che poi è il disequilibrio violento, assurdo della vita odierna. Tutto ciò per permettere la più grande libertà di sfidare continuamente il limite della gravità e dell’equilibrio avvolti dal "capolavoro di Mozart" che intaglia un’atmosfera quasi fantascientifica.

Mozart Requiem vuol far compiere alla danza una piccola rivoluzione senza però distruggere la tradizione infatti parte da questa per cercare ogni sua possibile evoluzione e trasformazione. "Questa opera musicale non permette al lessico classico di invecchiare ne' nella musica né nella danza, anzi lo rinnova ad ogni nota e ad ogni passo e grida un messaggio di pace, di rinascita e d’amore”.

 Ed ecco, infatti, che ogni forma, ogni movimento nasce da una posizione quasi canonica, ma improvvisamente viene scomposto per poi essere ricomposto in qualche cosa di nuovo.

Tutto qui è concesso in questa creazione perché tutto è fine a se stesso. Non c’è una vera storia, non c’è trama, ma c’è una morale che è quella contenuta in una azione decisa contro la violenza, e poi c’è solo la danza, la musica e i sentimenti che da esse scaturiscono e anche quando i ballerini scompaiono nel buio, alla fine, "la danza e la musica restano e si sentono anche nel silenzio" perché lasciano dietro di sé la loro forza che è la forza della rinascita, che è la forza della fratellanza, dell’amore.

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