top of page

Trittico

Coreografie

Docente e Corripetritice

Musica

Direzione

Marcello Algeri

Sabrina Rinaldi

Tchaikovsky, Vivaldi e Morricone

Maria Luisa Rota

TRITTICO è un nuovo lavoro che racchiude in sé gli estratti di tre balletti e si incammina verso una strada di crescita e maturità. Il tutto inizia con SWAN che parla di un cigno che si trasforma in una persona e inizia la sua crescita con le 4 STAGIONI di Vivaldi fino all’inverno che non rappresenta una fine ma una rinascita. Il Trittico finisce con una elevazione spirituale , una unione con l’universo attraverso la musica celestiale di Ennio MORRICONE e alla voce di Dulce Pontes. La musica di Trittico è di Tchaikovsky, Vivaldi e Morricone ballata dalla Compagnia PROBALLET, coreografata dal coreografo Marcello ALGERI con canzoni interpretate dal vivo dalla Cantante Annalisa MARONGIU. In questo nuovo lavoro non sono necessarie vernici, né pennelli, marmi né scalpelli, né scene per realizzarlo, perché sono i danzatori la materia di cui è fatto. Nasce e si sviluppa dal corpo, esiste nel corpo e muore nel corpo. TRITTICO, quindi, è il più personale di tutti i viaggi, nasce dallo stesso respiro della vita e i suoi elementi essenziali sono corpo, azione, spazio, tempo ed energia.

Nell’opera TRITTICO il corpo è la figura artistica creata dal ballerino che in una frase di danza enfatizza parti specifiche della sua mente attraverso muscoli, ossa, organi, respiri, equilibri, riflessi. Il corpo, in TRITTICO, rappresenta il collegamento tra il regno interiore delle emozioni, delle idee e dell’identità, e quello esteriore che include l’espressione e la comunicazione al pubblico.

A tale elemento dunque si collega l’azione che riguarda non soltanto passi di danza, ma anche movimenti facciali, improvvisazioni e persino gesti quotidiani come camminare. TRITTICO è, infatti, composto da un’alternanza tra flussi di movimento e pause, di conseguenza l’azione si riferisce non solo alle sequenze, ma anche a sospensioni e momenti di relativa immobilità.

I ballerini interagiscono quindi con lo spazio, il tempo e l’energia in una grande molteplicità di modi: possono rimanere fermi in un punto o viaggiare da un posto all’altro, possono variare la direzione, anche senza significato, le dimensioni e i percorsi. Perfino quando si danzeranno assoli si è coinvolti dinamicamente nello spazio dell’area dello spettacolo che diventa, così, il proprio partner di danza, senza fronzoli, senza bisogno di niente altro che se stessi e il pubblico.

locandina.jpeg
bottom of page